L’ultimo dei Dingo
Ciclomotore prodotto dal 1974, è l’ultimo modello di Guzzi Dingo prodotto dalla casa di Mandello in versione “turismo”.
Perso totalmente il fascino della forma originaria, che lo faceva assomigliare a una “piccola moto”, le fattezze sono ora più squadrate, più simili agli allora molto in voga motorini Garelli o Piaggio.
Il telaio non è più in lamiera stampata, ma è monotrave tubolare; il cambio è manuale a tre velocità.
Con questo modello si chiuderà la serie “Dingo”, pochi anni prima che l’azienda abbandoni definitivamente la produzione di motocicli di piccola cilindrata.
L’aspetto è in tutto e per tutto simile al modello “Dingo MM”, prodotto negli stessi anni, dal quale si differenzia solo per il cambio a tre velocità.

I Dingo, dal nome dei cani selvatici delle pianure australiane, avranno una buona diffusione anche in virtù della vasta rete di vendita e del prestigio di cui gode la casa dell’Aquila, ma non riusciranno ad infiammare gli animi dei ragazzini più esigenti.







