Camuffata da motoleggera
La novità con cui la Gilera si presentò al Motosalone milanese del novembre 1963 fu la 175 Super, dotata di un motore con cilindrata effettiva dì 202,4 cc; una cubatura inconsueta nella produzione motociclistica ma non del tutto nuova, perché già altre marche italiane e straniere – Moto Guzzi, Mondial, Zundapp, tanto per citarne alcune – avevano già costruito motori con cilindrata prossima ai 200 cc.
La ragione principale che giustificava questa scelta era quella dí offrire una moto di media cilindrata sfruttando il motore Giubileo al limite massimo concesso dalle dimensioni del carter, senza dover progettare, costruire – e ammortizzare – un propulsore nuovo.
Il risultato di tale operazione fu una moto robusta, con buone prestazioni e un aspetto invitante anche se la parte centrale risultava troppo massiccia a causa della protezione creata per il filtro dell’aria.
Era realizzata nelle versioni «Rossa», con serbatoio bianco e rosso e «Nera» con serbatoio bianco e nero. Qualche anno più tardi, nel 1966, si giudicò che la nuova creatura fosse ormai matura e non avesse più bisogno di camuffarsi da motoleggera. Abbandonata la precedente denominazione, cominciò così a chiamarsi ufficialmente 202 Super, e come tale restò in produzione fino al 1970.
Nessun elemento estetico distingueva il motore monocilindrico di cilindrata maggiorata da quello di 175 cc dal quale derivava. La nuova denominazione 202 rappresentava in sostanza il semplice riconoscimento di una situazione di fatto già esistente.
Il prezzo passò da 257.000 a 283.00 lire. Entrò in listino anche nella versione «Fuori Strada», destinata all’impiego esclusivamente turistico, che non ottenne però grande successo.













