La prima superpotenza italiana
Da una pubblicità dell’epoca
La Moto Guzzi Le Mans è una moto sportiva prodotta dal 1976 dalla Moto Guzzi. Il suo nome deriva dalla gara di moto endurance 24 Ore di Le Mans, in Francia.
L’originale 850 Le Mans è stata una café racer con semimanubri e un cupolino “bikini”, ma i modelli successivi sono stati sviluppati come moto da turismo sportivo con una carenatura di tre quarti. Grande successo di vendite, la Le Mans ha gareggiato contro le altre italiane Ducati e Laverda. La Le Mans è stata sviluppata in diversi modelli successivi, fino al 1993.
Un prototipo del 1973 arrivò 4° nella gara di 24 ore sul circuito di Montjuïc a Barcellona. Nel 1977 Roy Armstrong ha vinto il campionato Avon in Gran Bretagna su una moto di serie dotata di kit di gara, e ha avuto discreti successi nel campionato AMA Superbike negli Stati Uniti.
Per la Le Mans III il serbatoio venne aumentato fino alla capacità di 25 litri (prima era di 22) e le carene e il cupolino furono ridotti rispetto alla seconda serie. Anche il quadro strumenti è stato ridotto a tre strumenti con un al centro un grande contagiri bianco Veglia. Furono riprogettate le testate, le alette di raffreddamento dei cilindri furono squadrate. Le aste di distribuzione furono spostate lateralmente in vista di futuri aumenti di cilindrata. Furono rivisti carburatore e scarichi in modo da dare al motore un miglioramento in termini di potenza e coppia. Il telaio fu modificato per ospitare un sistema di depurazione dei vapori dell’olio, che rese la Guzzi la prima casa italiana a rispettare i limiti anti inquinamento americani.
Piccole modifiche sono state apportate alla sospensione posteriore e alle forcelle anteriori.
Piero Francia al lavoro sull’impianto frenante










