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Immatricolazione: 1952 (Anni 50)
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Cilindrata: 150 cc
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Motore: 2 tempi
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Potenza: 5.5 CV
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Cambio: 4 marce
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Proprietà: Enrico
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Nato per l’autostrada

Nel 1952 la fabbrica MV Agusta produsse una versione da 150 cc dello scooter “CGY”, permettendone così un utilizzo autostradale (vietato appunto per i 125).
Come per la versione 125, il motore di questo scooter è completamente esposto. Si tratta di un motore a due tempi, monocilndrico, raffreddato ad aria senza alcun ausilio di ventole.
Così come il 125, il CGT 150 aveva un cambio a 4 marce, che gli consentiva una velocità massima di 85 km/h.
Il piccolo bauletto posteriore era una soluzione assai comoda ed apprezzata, mentre il parafango generoso consentiva una buona protezione per i vestiti degli scooteristi.
Con un consumo dichiarato di 3 litri per 100Km e una capacità del serbatoio di 7 litri, lo scooterista poteva godersi più di due ore di corse prima di fare miscela.
L’MV Agusta 150 CGT Scooter è stato prodotto in circa 1000 unità, la colorazione più diffusa è la “celeste aviazione”.
Era venduto a 187.000 Lire.

Un nota curiosa sugli scooter MV Agusta: nel 1945 vide la luce la prima MV Agusta, la “98” in versione “Turismo” i cui progetti esecutivi e stampi di fusione erano stati approntati alla fine del 1943 e il motore girava sul banco di prova già nel 1944.
Curioso il fatto che questa moto fu presentata come “Vespa 98“: la denominazione era stata personalmente scelta dal conte Domenico Agusta, ispirato dal sottile e acuto ronzio prodotto dal piccolo propulsore a due tempi.
Dopo le prime notizie della stampa, la MV Agusta ricevette la formale diffida all’uso della denominazione “Vespa”, da parte dei fratelli Balsamo che l’avevano depositata per il loro modello Miller Vespa del 1934.
Un tempo conclusa la vertenza legale, i fratelli Balsamo alienarono la denominazione “Vespa” alla Piaggio che la utilizzò per il suo nuovo scooter, destinato a diventare particolarmente noto a livello mondiale.

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