Dai garage alle corse
La Malanca è stata una casa motociclistica italiana, attiva a Bologna dal 1956 al 1986.
Il fondatore Mario Malanca inizia la sua avventura imprenditoriale nel mondo della meccanica producendo nella sua officina di Bologna parti meccaniche e mozzi per ruote di motociclette, in seguito l’Officina Malanca si specializza anche nell’assemblaggio di motocicli debuttando nel 1956 con il primo modello.
In seguito la produzione assunse carattere industriale con la realizzazione di modelli diversificati venduti su scala nazionale e internazionale, il marchio bolognese sbarcò anche in America e in Asia. Inizialmente utilizzava propulsori forniti dalla Franco Morini, ma nel corso degli anni sessanta entrarono in produzione, in un nuovo reparto della fabbrica, motori interamente prodotti e assemblati in proprio.
È difficile stilare una scheda tecnica dei vari modelli poiché Malanca, fedele all’impronta artigianale che la connaturava, presentava prototipi e stampava cataloghi con differenze anche notevoli rispetto ai modelli presentati nei saloni sottoposti a continui aggiornamenti.
Gli anni ottanta, se vedono il successo dei 125, portano ad un crollo nelle vendite dei 50 cm³ (il settore nel quale la ricerca e sviluppo dell’azienda aveva maggiormente investito).
Nel 1986 l’azienda decide pertanto di chiudere, dismettendo il marchio Malanca; anche gli stabilimenti risultano essere stati in seguito abbattuti.
Il settore agonistico
Nel 1968 il marchio bolognese fece il suo esordio nel mondo delle corse con l’ingaggio di due famosi piloti: Walter Villa e Otello Buscherini. In 5 anni la scuderia Malanca conquistò sei Campionati Italiani Marche nelle classi 50 e 60; il 15 luglio 1973 a Brno in occasione del Gran Premio motociclistico di Cecoslovacchia 1973 e il 29 luglio di quello stesso anno ad Imatra nel Gran Premio motociclistico di Finlandia 1973 con in sella Buscherini conquistò due storiche vittorie nel campionato mondiale classe 125.
Ritiratasi dalle competizioni a causa della morte del pilota romagnolo avvenuta nel 1976, la Malanca ritornerà alle corse saltuariamente: nel 1978 con i colori della JPS per la E2CS (John Player Special Lotus) e nel 1985, partecipando (con scarsa fortuna) al campionato mondiale classe 250 con il pilota Stefano Caracchi.
















